La Superba del 1656
Lo storico Filippo Casoni descrisse la peste degli anni 1656 e 1657 come “la maggior sciagura che abbia mai patito la città di Genova”. Si trattò di un disastro epocale, che mise alla prova fino ai suoi estremi limiti il tessuto sociale e il sistema politico della città, costringendola ad attingere a tutte le sue risorse per far fronte a un nemico invisibile e incomprensibile. Durante le terribili settimane del picco della seconda ondata, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio del 1657, morirono in media più di mille persone al giorno: una ogni due minuti circa. Grazie alle lettere e alle memorie dei sopravvissuti che descrissero nei minimi dettagli sia gli atti di eroismo dei genovesi, sia la follia che si impadronì della popolazione siamo in grado ad oggi di ricostruire le varie fasi che ha attraversato la Superba per ben 70 settimane.